| Per l'ebanite ossidata, io di solito seguo questi passaggi:
-per prima cosa distinguo se è una mia pipa (in tal caso l'ossidazione è sicuramente minore perchè cerco di combatterla fumata dopo fumata) o se è una pipa presa magari da un mercatino, rigattiere ecc. (in tal caso il bocchino potrebbe esser "giallino")
La distinzione non riguarda i passaggi, sempre gli stessi, ma l'intensità con cui li eseguo.
a) se non è mia, la scovolino con il liquido sciogli nicotina di Savinelli, in abbondanza, finchè gli scovolini non escon puliti (decine e decine di scovolini ruvidi nei casi peggiori, accidenti che sporcaccioni...ma non pulivan mai la pipa?)
b) sempre se non è mia, dopo questa operazione sciacquo sotto il rubinetto insaponandola e facendo attenzione a inserti loghi ecc. Se non è possibile per via di spigot, inserti in legno ecc. che si rovinerebbero insapono con delicatezza l'ebanite e risciacquo con un panno bagnato (o carta scottex inzuppata, il panno-carta è ottimo per queste cose)
c) asciugo bene, a questo punto lo zolfo è ben presente in superficie. Si potrebbe lasciare il bocchino a bagno tutta notte in varie sostanze mischiate all'acqua ma penso che l'alcol e il sapone antibatterico possan bastare.
d)Pasta Savinelli per l'ebanite. Il Sidol funziona, ma ha un odore fortissimo, non così la pasta Savinelli, che pure ha consistenza simile al Sidol, sospetto siano parenti... Solo che la Savinelli maleodora assai meno. Impomato per bene e inizio a fregare con un panno di lana (tipo vecchio calzino) per togliere la parte più superficiale. Poi reimpomato e lascio agire qualche minuto.
e) intanto mi prepraro una strisciolina di carta abrasiva finissima (grana 1200), la bagno bene e quindi con delicatezza, senza sfregare forte, la passo stando molto attento alla zona vicino al dente del bocchino ed ovviamente a non cartavetrare loghi, inserti ecc. E' solo questione di aver pazienza, prestando attenzione a lavorar di fino piuttosto che in velocità per salvaguardare loghi, incisioni, inserti vari ecc. E per non smussare il dente. Sempre con la abrasiva cerco di ridurre eventuali segni di denti, ma solo quelli più superficiali, quelli profondi no perchè si rischia di "bucare" il bocchino. Andrebbero riempiti, in Usa usano una sorta di attaccatutto nera...mai trovata qui da noi.
f) a questo punto il bocchino torna più o meno nero, ma è opaco e si vedono i segni della carta. Dunque monto sul trapano il disco lucidatore (ne ho uno per i bocchini da usare con le paste, uno per le teste che uso solo con carnauba) , lo passo vigorosamente sull'apposita pasta lucidante (i blocchetti in vendita da Bollito) e via che passo il bocchino, sempre attento a loghi ecc. facendo girare il trapano a velocità non elevate, passando e ripassando ma senza mai "pigiare", il lavoro lo fa il disco girando, non la pressione contro il bocchino. A quel punto lucidando bene il bocchino torna di un bel nero lucente, più si insiste più ritorna nuovo e lucidissimo.
g) per finire lo passo con la carnauba, gli ridona una lucentezza da nuovo.
NOTA: per le punto oro e le giubileo d'oro, con molta delicatezza si può passare il disco di feltro con la pasta lucidante anche sull'oro: lo riporta a nuovo. Assolutamente no la carta abrasiva. Idem per il white spot di dunhill, molta delicatezza ma un minimo di pasta abrasiva lo rinnova.
Edited by AndreGio77 - 25/11/2013, 17:07
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