Nonostante non sia un pipatore poi così esperto ho già una mia teoria per quanto riguarda il rodaggio
Le prime pipe le ho rodate con il metodo classico: sono partito da caricare a 1/3 di fornello con un tabacco "neutro", a salire con le successive fumate.
Premetto che erano pretrattate, ma il risultato non era molto soddisfacente... e poi,
IMHO, partendo con cariche "basse" si espone direttamente buona parte del fornello "vergine" alla fiamma diretta dell'accendino o fiammifero.
A seguire ho iniziato a caricare il fornello completamente, eventualmente facendo piccole cariche a termine rodaggio se mi sembrava che sul fondo la camicia non si fosse creata in maniera soddisfacente.
Ultimamente, con le due Provenzano che avevano il fornello al naturale, ho seguito il consiglio del loro creatore:
Garibaldi sbriciolato. Devo dire che la camicia così creata è uniforme, compatta e resistente ed è anche molto più rapida a crearsi. Nella pipa non mi pare rimangano odori o gusti dell'italico sigaro. Ovviamente fumare toscano sbriciolato è parecchio più impegnativo che OB o simili, ma se si regge può essere anche una fumata gradevole dopo una bella cena. Questo è il metodo che mi ha lasciato più soddisfatto.
Ho comunque badato a mantenere basso il ritmo i fumata con tutti queste metodologie, e ho avuto l'accorgimento di passare un filo di miele nel fornello prime delle prime cariche (poca roba... ne mettevo una goccia sulla punta del mignolo e strofinavo l'interno). Non so se è solo una mia fissazione, ma mi sembra che aiuti a produrre una camicia più compatta e resistente.
Concludendo, dall'alto della mia ignoranza
, sono convinto che il rodaggio sia indispensabile. Probabilmente non è necessario seguire mantra particolari, e basta iniziare a caricare la pipa con il tabacca a cui si intende dedicarla, e fare semplicemente attenzione a non farla scaldare troppo le prime volte, ma una camicia con i baffi mi da l'idea di allungare di molto la vita di una pipa