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Decalogo per la perfetta degustazione del sigaro Toscano, Come fumare in modo perfetto

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__marco__
view post Posted on 14/10/2012, 15:53




Direttamente dal sito del produttore, ecco qualche consiglio per gustarsi al meglio il nostro sigaro preferito...

1) La tabaccheria di fiducia
Per poter apprezzare appieno il gusto, l’aroma e le caratteristiche uniche del sigaro TOSCANO®, è preferibile acquistare i sigari nei punti vendita laddove i sigari vengono deposti in appositi humidor che permettono di mantenere il prodotto al livello di umidità adatto alla giusta conservazione del sigaro. Le tabaccherie Specialiste del sigaro Italiano ™ garantiscono giusta conservazione e sapranno inoltre accompagnarvi nell’eccezionale mondo del sigaro italiano, consigliarvi il giusto prodotto per le vostre esigenze e preferenze.
Le rivendite Specialiste sono facilmente riconoscibili dalla targhetta esposta. Nella sezione del sito dedicata potrete individuare più facilmente quella più vicino a Voi e più comoda. Affrettatevi a trovare la vostra tabaccheria di fiducia e fatevi consigliare.

2) La giusta conservazione
I sigari TOSCANO® devono essere conservati ad una temperatura di 22° e ad un livello di umidità tra tra il 65% e il 75%.
L’humidor è sicuramente lo strumento indispensabile per poter mantenere a lungo il gusto e l’aroma inconfondibile del sigaro. Diffidate di humidor realizzati con legni trattati con vernici o sostanze chimiche, che non consentono una traspirazione idonea al mantenimento del sigaro TOSCANO® in un ambiente ad “umidità costante”. Il legno utilizzato per l’interno deve essere di buona qualità, il mogano è il più adatto a mantenere inalterato il naturale aroma dei sigari TOSCANO®, ma si ottengono ottimi risultati anche con la cedrella brasiliana, cedro bianco, il cedro rosso e non ultimo il legno di palissandro. La chiusura dell’humidor deve essere perfetta e realizzata con sistemi di scanalature che ne garantiscano l’ermeticità.
Ogni humidor è di solito fornito di un igrometro, strumento necessario per la misurazione del grado di umidità di cui in commercio ne esistono diversi tipi: dai più costosi e precisi igrometri a capello, a quelli digitali, fino a quelli a molla, meno precisi dei precedenti. Prima di utilizzare un humidor nuovo è opportuno “prepararlo”, mettendo del tabacco umido al suo interno e lasciandolo per due o tre giorni. Un semplice accorgimento grazie al quale il legno potrà assorbire lentamente l’umidità necessaria alla conservazione dei sigari TOSCANO®, senza depauperare la riserva d’acqua distillata contenuta nella spugna. Inoltre, tale trattamento aiuta anche a togliere l’odore del legno nuovo, dando così un aroma di tabacco.
I sigari inseriti nell’humidor possono essere lasciati nell’involucro di Cellophane. “Il vestito del sigaro” è, infatti, traspirante e lascia interagire il sigaro con l’ambiente esterno.
Non è consigliabile conservare insieme sigari TOSCANO® (prodotti con tabacchi fermentati) e sigari fabbricati con altri tabacchi “freschi”, poichè gli odori e i sapori presenti nell’aria si potrebbero mescolare fra loro.

3) Il portasigari
Se il sigaro TOSCANO® non si fuma solo in casa, è necessario un contenitore adeguato per poter portare sempre con sé i pezzi preferiti, nella tasca della giacca o anche in valigia quando si viaggia. Il sigaro TOSCANO® è un prodotto artigianale molto delicato, basta poco per rovinarlo e renderlo non fumabile. É quindi sconsigliabile metterlo direttamente in tasca senza alcuna protezione.
Il portasigari risulta quindi un accessorio indispensabile per gli amanti del sigaro TOSCANO®, ne esistono di ogni dimensione e prezzo, ma quali sono i criteri per scegliere il contenitore ideale?
1. Conviene comprare un astuccio capace di contenere il formato che si preferisce.
2. La struttura deve essere rigida per evitare un danneggiamento del sigaro. Sono disponibili portasigari dotati al loro interno di una linguetta o una penna umidificatrice per garantire una maggiore conservazione del prodotto, questa è solo una soluzione parziale poiché in un normale astuccio i sigari tendono rapidamente a perdere umidità e ad asciugarsi.
E’ consigliabile tenere i sigari in questi contenitori al massimo per una giornata: rientrati a casa, i pezzi non consumati vanno rimessi nell’humidor. Per coloro che viaggiano spesso è consigliabile l’acquisto di un travel humidor.

4) Il tagli
L’abitudine di fumare il sigaro ammezzato è di origine remota. Infatti un tempo era dettata dalla parsimonia mentre ora è figlia della fretta a causa della quale, ci si concedono solo pochi attimi per una fumata breve ma intensa; in tempi passati i fumatori erano soliti tagliare il sigaro con le unghie. Questo metodo è utilizzato ancora oggi dai migliori intenditori e amanti del piacere dell’ammezzamento manuale del sigaro TOSCANO®. L’esercizio manuale può forse divertire e può essere utile in mancanza dello strumento appropriato per compiere l’operazione: il tagliasigari.
Indipendentemente dal metodo utilizzato per tagliare il sigaro, è necessario prima assicurarsi che il sigaro sia sufficientemente umido per evitare rotture della fascia in prossimità del taglio e compromettere quindi l’intera fumata. Si può bagnare il sigaro con la saliva, con l’acqua o come fanno alcuni appassionati con vino o distillati, l’importante è renderlo più umido per consentire un taglio preciso e deciso.

5) Come scegliere il tagliasigari ideale
Il tagliasigari è un accessorio indispensabile per chi fuma il sigaro TOSCANO®, non solo per chi preferisce ammezzarlo in caso di poco tempo a disposizione, ma soprattutto per chi debba spegnere per poi riaccendere. Indipendentemente dalla struttura del tagliasigari, l’elemento più importante è costituito dalla lama, che deve essere fabbricata con acciaio di buona qualità, in modo da consentire un taglio netto e deciso. Il taglio può essere effettuato con tre diverse famiglie di strumenti: ghigliottina, coltello, forbice.
La GHIGLIOTTINA è costituita da una lama che si muove in una struttura rigida, singola (e di forma trapezoidale) o doppia (trapezoidale o circolare), che risulta la più efficace.
A determinare il prezzo è anche il materiale utilizzato per il corpo e per la lama. Il tagliasigari a ghigliottina è uno strumento di facile utilizzo, comodo da trasportare e adatto anche ai meno esperti, richiede un minimo di attenzione quando si pone il sigaro sulla mano, che deve assolutamente rimane immobile al momento della decapitazione.
Il COLTELLO è uno strumento della tradizione e ancora in Toscana ci sono coltellerie artigianali che realizzano pezzi pensati appositamente per il sigaro TOSCANO®.
Non è però facile da usare e non è ovviamente molto comodo.
E’ necessario un po’ di esercizio per evitare di sfilacciare il sigaro o eseguire un taglio irregolare.
Per i primi utilizzi è consigliabile appoggiarsi a una superficie piana.
La FORBICE è costituita da lame lavorate in modo tale da formare un semicerchio: quando si uniscono tranciano il sigaro.
Possono sembrare più facili da usare, perché tutti sappiamo tenere in mano una forbice ma non garantiscono una grande precisione e soprattutto tendono a schiacciare il sigaro.

6) Accendere il sigaro
Il rito dell’accensione è fondamentale perché introduce ai primi aromi del sigaro.
Per ridurre gli shock termici il sigaro si accende tenendolo tra le dita e ruotandolo in modo che tutta l’estremità del camino venga a contatto con la fiamma, che deve essere mantenuta in posizione obliqua e a una distanza di circa due centimetri. Il sigaro verrà surriscaldato progressivamente evitando che si annerisca.
Appena acceso il sigaro, soffiare leggermente sulla brace per controllare la corretta combustione (la brace deve essere uniformemente rossa).
La tradizione prescrive che il sigaro venga acceso con un FIAMMIFERO DI LEGNO, mai con una fiamma odorosa come quella dei cerini, delle candele o degli accendini alimentati da benzina: gli odori infatti possono mettere a rischio il gusto e l’aroma del sigaro TOSCANO®.
La giusta accensione deve, quindi, avvenire con il classico fiammifero di legno, possibilmente lungo, per non dover utilizzare due o tre fiammiferi per dare il giusto trattamento al piede del sigaro.
Ma sono disponibili anche eleganti accendisigari che permettono una giusta accensione del sigaro.
L’ACCENDISIGARI, al di là di tutte le considerazioni estetiche sull’oggetto, ha un vantaggio: offrire una fiamma costante e regolare. Inoltre evita quelle pericolose manovre attorno ai fiammiferi, che spesso possono determinare un’accensione irregolare del sigaro.
L’accendisigari, quindi, garantisce una fiamma stabile, intensa e costante. Di solito gli accedisigari hanno una valvola con doppio ugello che sprigiona una fiamma a V, che avvolge il piede del sigaro e garantisce un’accensione regolare e rapida.
Molto funzionali, anche se di solito meno belli, sono gli accendisigari a calore, detti anche piezoelettrici: funzionano con un quarzo invece che con la pietrina e danno una fiamma vigorosa e regolare che ricorda quella della fiamma ossidrica e che è particolarmente utile soprattutto per i principianti.

7) Come degustarlo
Non ci sono regole precise per fumare il sigaro TOSCANO®, è un rito da eseguire in completa libertà. I tradizionalisti, prediligono la fumata intera così detta alla maremmana. Il nome si dice derivi dai butteri maremmani che andando a cavallo e dovendo tenere ben salde le briglie non avevano la possibilità di fumarlo tagliandolo in due. Fumare il sigaro TOSCANO® intero, sembra essere il modo preferito dai veri appassionati che non vogliono privarsi dall’assaporare tutte le varie sfumature che si scoprono man mano che il sigaro brucia e che si possono apprezzare e scoprire solamente fumandolo integralmente. Infatti il gusto del sigaro, come abbiamo detto cambia col diminuire della sua lunghezza.
Il secondo modo, quello ammezzato è dettato il più delle volte più dalla praticità è una fumata figlia dei tempi moderni, frenetici dove vista la scarsità del tempo a disposizione si predilige una fumata breve ma intensa.
In ogni caso la fumata deve essere “ponderata”: non bisogna esasperare la tirata e avvicinare troppo i tempi di riposo tra una e l’altra.
È preferibile non lasciar spegnere il sigaro (o farlo raffreddare), tanto meno farlo scaldare eccessivamente. Se poi la combustione avviene un po’ di più da una parte, è sufficiente riaccendere la parte che brucia meno, e si attuerà la famosa “pareggiatura".

8) Spegnere il sigaro
Per spengere un sigaro è necessario adagiarlo semplicemente nel posacenere, schiacciare la punta servirebbe solo ad aprire i canali del fumo e ottenere l’effetto contrario. Basta lasciarlo spegnere da solo, lentamente.

Può capitare di dover spegnere il sigaro riaccenderlo un poco di tempo dopo, in questo caso è consigliabile tagliarlo, ancora acceso, con un tagliasigari, mezzo centimetro sotto la cenere, in modo da impedire la formazione dei cristalli salini che renderebbero amara la riaccensione.

9) Gli abbinamenti
Come altri sigari, il sigaro TOSCANO® si presta all’abbinamento con numerosi vini e distillati, nonché con alimenti come la cioccolata.
In particolare riscuote molto successo l’abbinamento con il distillato principe della produzione italiana: la grappa, ma anche con vini morbidi ad alta gradazione, in passiti, marsala, vinsanti, vini chinati e vendemmie tardive.
Il tabacco Kentucky viene inoltre impiegato anche in cucina per l’affinamento di formaggi, come materia prima nella produzione di cioccolato e birre e nella realizzazione di ricette.

Fonte: Club della dolce vita

10) godersi il sigaro come e quando ci piace! ;)
 
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