| Il gusto è senza dubbio una cosa personalissima, eppure, quando si scelgono i tabacchi, è bene usare un certo metodo. Vediamolo assieme.
Istruzioni
1) Per prima cosa bisogna considerare l’esperienza che volete sperimentare, ossia capire se ciò che ricercate è un fumo particolarmente pesante e ricco di aromi e fragranze o se preferite qualcosa di più leggero.
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2) Per scegliere valutate anche la stagione, considerando che in genere i tabacchi più fruttati o comunque più leggeri si addicono a giornate calde più di quanto non facciano i tabacchi più vecchi e pesanti, che possono in tali condizioni causare sgradevoli mal di testa.
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3) Altro elemento fondamentale è il sapore che volete sperimentare. Se volete del puro tabacco dovete rivolgervi a delle miscele classiche, mentre se cercate qualcosa di più fragrante è meglio optare per un aromatico. Gli aromatizzati, invece, uniscono al tabacco altri aromi, ad esempio di frutta o distillati alcoolici.
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4) I tabacchi classici, detti anche miscele naturali, sono i più consigliati per un neofita. Non sono affatto pesanti, se fumati nel modo corretto, e danno origine a piacevoli e tranquille fumate, dal sapore delicato e puro.
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5) I tabacchi aromatici invece sono di norma tabacchi più invecchiati, dotati quindi di un sapore più intenso e di un odore più penetrante, oltre che di un fumo molto più corposo e per certi versi amarognolo.
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6) I tabacchi aromatizzati costituiscono infine una gamma vastissima, poiché oramai sono disponibili praticamente di ogni tipo. I più classici sono aromatizzati alla vaniglia od al rhum, ma esistono anche aromatizzazioni a frutti tropicali, agrumi e caffé.
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7) Generalmente, si tende a consigliare a coloro che devono scegliere il proprio primo tabacco di orientare la propria scelta verso miscele neutre, evitando cioè aromatizzazioni troppo ardite o complicate, in modo che l’esperienza sia piacevole e il più possibile sincera.
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Un altro errore che è bene evitare consiste nella pratica, spesso diffusa, di comprare due tabacchi diversamente aromatizzati e miscelarli artigianalmente. Anche se il caso può favorire l’incauto fumatore, occorre ricordare che una simile azione è pari al miscelare tra loro due diverse bibite: si sa da cosa si parte ma non a cosa si arriva.
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9) Una volta scelto il tipo di tabacco occorre considerare il formato. In commercio esistono sia scatole di metallo, più tradizionali, sia astuccini in plastica simili a quelli che contengono il normale trinciato per sirette. Esaminiamone vantaggi e svantaggi.
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10) Vantaggio della scatola di latta è la conservazione ottimale del prodotto, che viene validamente difeso da urti ed agenti atmosferici, e nello stesso tempo si trova in un ambiente ottimale. Svantaggi sono senza dubbio le dimensioni della scatola e la sua rigidezza, che ne rendono impossibile in trasporto in tasca.
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11) Vantaggio della bustina invece è proprio la sua morbidezza, che permette al fumatore di conservarla senza problemi in tasca, tuttavia questa stessa caratteristica la rende meno atta a sopportare urti meccanici. Inoltre, non essendo provvista di una vera chiusura, ma solo di un’etichetta adesiva, quando quest’ultima perde il proprio potere la bustina rimane di fatto chiusa solo da una ripiegatura.
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12) Il tipo di tabacco, in ultimo può essere influenzato anche dal vostro rapporto con la pipa e dal momento della giornata in cui potete fumare, oltre che dallo stress che avete in tale momento e dal luogo in cui vi trovate.
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13) Se fumate generalmente a fine giornata, o comunque in un momento rilassato, scegliete pure senza esitazioni un tabacco aromatico o aromatizzato, perché avrete il tempo per gustarlo ed apprezarne a pieno tutte le qualità organolettiche.
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14) Se fumate durante una breve pausa, per la strada o mentre siete impegnati a fare altro, è consigliabile invece un tabacco classico o appena aromatico, facile da gustare; questo avrà anche il vantaggio di non trasformarvi in puzzolenti ciminiere ambulanti, qualora fumaste a contatto con altre persone.
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