passionefumolento

Fare manutenzione a una pipa.

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view post Posted on 25/9/2012, 14:15
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Amante del buon fumare

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La pipa non è solamente uno strumento dilettevole dal quale trarre piacere fumando ogni sorta di tabacco, ma anche e soprattutto un delicato manufatto costruito seguendo regole precise, e che per questo necessita di cure non solo durante la fumata, ma anche durante i periodi di inattività.

Cosa serve per completare questa guida:
- scovolino;
- curapipe;
- carta abrasiva;
- grafite.

Istruzioni
• 1
1) Per prima cosa, analizziamo la pulizia che è doverosa al termine di una fumata. Innanzi tutto occorre svuotare il fornelletto dalla cenere e dai residui incombusti del tabacco usando l’apposito attrezzo a forma di paletta contenuto nel curapipe, facendo attenzione a non graffiare i bordi interni del fornello stesso.
• 2
2) Il secondo passaggio prevede la pulizia del canalino che congiunge fornelletto e cannello mediante lo “spillone” del curapipe. E’ un’operazione di fondamentale importanza, poiché molto spesso il foro che sta alla base del fornelletto è ostruito da foglioline di tabacco umide e bruciacchiate che impediscono il passaggio dell’aria. Occorre dunque agire con decisione, ed infine soffiare in modo deciso all’interno della pipa (tenendola in posizione orizzontale) per farne fuoriuscire eventuali altri resti.
• 3
3) Per il passo successivo occorre avvalersi di un altro utilissimo amico del pipaiolo, ossia lo
scovolino. Dopo ogni fumata, e dopo aver agito come precisato più sopra, è difatti buona norma pulire sia l’interno del fornelletto della pipa sia quello del cannello utilizzando uno scovolino, preferibilmente misto, ossia composto sia da setole abrasive che da setole di cotone. Questo serve ad eliminare la polvere che è rimasta attaccata alle pareti della vostra pipa, consentendole di tirare meglio senza restare ingolfata. I perfezionisti, volendo, possono poi ripassare l’intera pipa con uno scovolino di solo cotone, in modo da ottenere un lavoro di ottima qualità, ma generalmente questo viene fatto solo se la pipa deve essere messa a riposo per lunghi periodi.

4) Terminata questa, che si potrebbe definire manutenzione ordinaria, veniamo ora a quella straordinaria. Elemento fondamentale di tale arte è la periodica pulizia dell’interno del fornelletto mediante carta abrasiva (carta vetra) a grana fine, onde rimuovere lo strato leggermente carbonizzato che si viene a creare con un uso intensivo della pipa stessa. Tale strato non va rimosso completamente, ma semplicemente levigato in modo che l’interno del fornelletto rimanga liscio e non presenti scabrosità che potrebbero creare problemi durante il caricamento.
• 5
5) Un’altra operazione che si dimostra spesso necessaria è collegata all’innesto del cannello all’interno del corpo principale del fornelletto. Qualora tale innesto dovesse rivelarsi difficoltoso, infatti, sono sconsigliate opere di limatura, che se eccessive potrebbero compromettere la qualità della pipa, ed è invece possibile procedere con un semplice trucco, ricoprendo cioè la parte terminale del cannello (quella che viene inserita) con un sottile strato di grafite (basta usare una matita). Questo rimedio riduce l’attrito tra le due parti, senza produrre sapori od odori spiacevoli durante la fumata.
• 6
6) Fondamentale, come regola generale, è l’uso non intensivo della pipa. E’ assolutamente sconsigliabile il fatto di accenderla più volte di fila senza lasciarla raffreddare, o l’utilizzo giornaliero costante di una sola pipa, pena il deterioramento della stessa. Anche temperature troppo alte sono da evitare, per cui la pipa va lasciata spegnere nel momento in cui, durante la fumata, non si riesce a mantenere la mano avvolta attorno al fornelletto per più di dieci secondi.
 
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